Venerdì è tempo per i 5 punti luce della mia settimana che voglio condividere con te. Il focus è rivolto alla politica, nel post-elezioni.
Il libro che sto leggendo
Uno dei titoli a mio avviso più belli per un libro, “Il Club degli Incorreggibili Ottimisti”, nasconde un complesso romanzo di formazione che indaga anche il valore degli ideali.
Parigi. Secondo Dopoguerra. Michel, bambino figlio di emigranti, si avvicina ad un gruppo di giovani ragazzi – tutti provenienti dall’Est Europa – nel bistrò Balto. Il gruppo discute dello sviluppo del mondo e del cambiamento delle loro vite alla luce: sono tutti ragazzi traditi dal Comunismo che però continuano a credere, in maniera incorreggibile e ottimista, in quei valori e nel futuro.
Jean-Michel Guenassia – l’autore – trascina in questo mondo parallelo alla realtà dove, nonostante tutto, le visioni del futuro andate in frantumi hanno ancora senso di compiutezza.
Il film che ho guardato
Il periodo elettorale mi ha portato a recuperare il film di Jason Reitman, con Hugh Jackman, “The Front Runner – Il vizio del potere”. La pellicola, distribuita nel 2018, racconta la vera storia del candidato democratico Gary Hart che, a tre settimane dal voto per scegliere il candidato del partito democratico alle presidenziali americane del 1988, si vide coinvolto in uno scandalo matrimoniale.
La discesa repentina agli inferi di Gary Hart, fino al momento dell’esplosione dello scandalo una delle figure più ineccepibili di quella campagna elettorale, ci mostra quello che è stato il primo episodio di ingresso dirompente della vita privata nella discussione pubblica.
La canzone che mi ha accompagnato
A metà tra il messaggio ambientale e politico, “Vita Su Marte”, ultimo singolo dei Marlene Kuntz, porta a riflettere sulla necessità della partecipazione e dell’impegno per combattere nel migliorare il mondo che ci circonda.
“Chi ce la farà e chi non ce la farà. Canta che ti passa, nel caso poi”
Questa frase cruda, amaramente ironica, ci mette di fronte all’immobilità e al menefreghismo che parte dall’agire del singolo all’azione dei capi di governo.
“Figlio mio mi dispiace. E chissà se si poteva evitare.”
Canta così alla fine il protagonista della canzone, che potremmo essere noi.
L’articolo che ha attirato la mia attenzione
“Quando il voto diventa un outing” di Claudio Rossi Marcelli pubblicato su L’Essenziale.
La citazione su cui ho riflettuto
“Tutti si lamentano dei politici. Tutti dicono che fanno schifo. Ma dove credete che vengano?” George Carlin (1937-2008), comico, attore e sceneggiatore.
La bellezza della luce sta nella possibilità di essere riflessa e sparsa con abbondanza per illuminare sempre di più. Per questo, per portare contenuti sempre più pertinenti ed interessanti aspetto un tuo feedback sul punto luce che più ti ha colpito o meno.
Buon fine settimana.
Kalipè
Donato Cafarelli
Classe 1996, di Peschiera del Garda. Laureando in Ingegneria Informatica ma pronto ad abbracciare la comunicazione, sua grande passione, anche in ambito accademico. Ha scritto per alcuni blog di tecnologia in passato e attualmente è una delle firme del blog più letto d’Italia a tema Eurovision. É attivo nel volontariato dove svolge il ruolo di responsabile comunicazione per un’associazione di under-35 nazionale. Due sue grandi passioni sono il ciclismo e la musica.
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